Nel corso del 2022 la Tesla non presenterà nuovi modelli. A confermarlo è stato direttamente Elon Musk, intervenuto all’inizio della conferenza con gli analisti per la presentazione dei risultati finanziari del 2021 del marchio californiano. “Se introducessimo nuovi modelli – ha affermato l’imprenditore di origini sudafricane – il nostro output diminuirebbe perché dovremmo concentrarci su quelli. Quest’anno, dunque, non arriveranno nuovi modelli, non avrebbe alcun senso. Investiremo nello sviluppo del Semi, della Roadster e del Cybertruck con l’obiettivo di farli entrare in produzione il prossimo anno”. E anche la compatta da 25 mila dollari annunciata al Battery Day del 2020 è ferma: “Non ci stiamo lavorando attualmente. A un certo punto inizieremo, ma ora non lo stiamo facendo. È un discorso complesso”. Quello che non si è fermato, invece, è il progetto del primo robot del costruttore: “La nostra priorità è Optimus, il robot umanoide, perché pensiamo che possa andare ben oltre il business delle automobili”. Sarà inizialmente utilizzato nelle fabbriche Tesla perché “se lì non se ne trova un utilizzo, non lo si trova da nessuna parte”.
Sei anni dopo. I ritardi legati alla produzione del Cybertruck sono dovuti allo sviluppo di alcune delle nuove tecnologie che lo caratterizzeranno, ma anche al suo prezzo. “Puoi fare qualcosa di desiderabile, però se la gente non può permetterselo è inutile: vogliamo che il Cybertruck abbia un prezzo competitivo, ma ci vorrà un po’ di tempo per arrivare ai livelli che vogliamo raggiungere”, ha affermato Musk. Il pick-up elettrico, però, è solo l’ultimo modello la cui produzione viene rimandata. Il camion Semi e la sportiva Roadster rischiano infatti di arrivare sul mercato più di sei anni dopo la loro presentazione, risalente all’ormai lontano 2017.
La guida autonoma. “Credo che potremo raggiungere il Full self driving quest’anno”, ha affermato Elon Musk, che ha poi sottolineato come sul lungo periodo il sistema di guida assistita “diventerà la principale forma di guadagno per la Tesla”. Il numero uno della Casa di Palo Alto ha parlato anche della guida autonoma vera e propria, adottando un approccio particolarmente cauto. Secondo Musk il livello 4 è raggiungibile, ma prima di arrivarci servirà molto tempo e bisognerà avere tecnologie sicure al 100%, “non basterà raggiungere una sicurezza del 99,99%”. Ciò consentirà anche di rendere più efficienti i trasporti: “Ora le auto rimangono parcheggiate per la maggior parte del tempo, è uno spreco”.
In arrivo nuove fabbriche. Nel corso di quest’anno la Tesla selezionerà nuove aree dove costruire altre fabbriche. Non si è parlato nello specifico di vere e proprie Gigafactory, ma di poli produttivi delocalizzati pensati per migliorare la logistica: oggi le vetture vengono trasportate anche per decine di migliaia di chilometri prima di essere consegnate ai clienti, con costi esorbitanti per il costruttore. In attesa di sapere dove nasceranno i nuovi poli produttivi, Elon Musk ha fornito alcuni aggiornamenti sulle Gigafactory in costruzione, quella in Texas e quella di Berlino: “Abbiamo iniziato a produrci auto negli ultimi mesi, contrariamente a quanto avete letto su internet, e nei prossimi mesi aumenteremo progressivamente il numero di vetture assemblate”. Nonostante la crisi dei chip, ancora lontana dal risolversi, l’obiettivo di quest’anno è quello di aumentare significativamente i volumi di vendita: nel 2022 la Tesla dovrebbe così superare di slancio il muro del milione di auto elettriche consegnate.
di Mirco Magni
Fonte: https://www.quattroruote.it/news/nuovi-modelli/2022/01/26/tesla_nessun_nuovo_modello_nel_2022.html